Desalvo Collection - Istituto CNR-IMM via Gobetti 101 Bologna

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Introduzione al catalogo

 

I libri di questa raccolta coprono un arco di tempo molto lungo della mia vita, dall’inizio degli studi universitari (1954) agli ultimi anni della mia attività presso l’IMM (2019). Non spaventatevi, non ho letto tutti questi libri! Molti li ho usati per consultazione per la preparazione dei corsi, altri li ho scorsi per soddisfare la mia curiosità su argomenti non riguardanti la mia attività di ricerca, alcuni li ho comprati pensando che  prima o poi li avrei letti ma alla fine ho dovuto fare una ragionevole selezione tra questi: alcuni (forse ancora troppi) li ho tenuti e molti altri li ho lasciati alla Biblioteca.

 

Tra questi libri in paricolare trovate la collezione completa del “Course of Theoretical Physics” di Landau e Lifshitz (in inglese) e del “Cours de mathématiques supérieures” di Smirnov (in francese).

 

Tra gli altri libri mi piace spulciare qua e là qualche curiosità, dando anche qualche consiglio ai più giovani. Il primo libro che trovai sui semiconduttori intorno al 1960, poco dopo la laurea, è un piccolo librino di Aigrain e Englert, “Les semiconducteurs”. Englert è proprio quello che vinse il premio Nobel 2013 con Higgs. Ho fatto un po’ di fatica a trovare la conferma, perché ovviamente si tratta di una pubblicazione a inizio carriera e al di fuori del suo campo di ricerca più importante. Ovviamente nella collezione ci sono libri più ampi e più recenti sui semiconduttori e tra questi consiglio Yu e Cardona “Fundamentals of Semiconductors: Physics and Materials Properties”. Per chi volesse approfondire la parte sullo scattering dei portatori di carica nei semiconduttori consiglio Ridley “Quantum Processes in Semiconductors”.

 

Del resto non c’è da stupirsi del percorso di Englert dai semiconduttori al bosone di Higgs se si tiene presente che il meccanismo di Higgs fu suggerito nel 1963 da Philip Anderson, fisico dello stato solido e premio Nobel 1977. A proposito di Anderson non fatevi ingannare dal titolo del suo libro “Basic Notions in Condensed Matter Physics”. Non si tratta di un testo introduttivo ma di un testo avanzato che ambisce a dare una visione unitaria dell’intero settore. Solo quando sarete in grado di apprezzarlo potrete dire di aver capito qualcosa della fisica della materia condensata. A me è capitato di apprezzarlo solo a un’età molto avanzata!

 

Il caso più interessante è quello del testo classico di fisica dello stato solido di Ashcroft e Mermin “Solid State Physics”. Il testo è del 1976 e richiederebbe un aggiornamento. Da qualche parte lessi che doveva uscire la nuova edizione. Acquistai la nuova edizione appena uscita (2017) e rimasi fortemente deluso (p. es. non c’era nulla sul grafene). Il libro conteneva un certo numero di nuovi capitoli, scritti da una scienziata cinese Wei Dan e i vecchi capitoli erano fortemente rimescolati. Ma il libro aveva perso lo smalto della prima edizione. Poi il libro sparì misteriosamente dalla circolazione e da allora non è più disponibile. Iniziai le opportune indagini da cui risultò che il libro era stato manipolato senza il consenso di Ashcroft e Mermin (per completezza ricordo che successivamente, nel 2021, Ashcroft è morto). Se si desiderano libri recenti di fisica dello stato solido consiglio Cohen e Louie “Fundamentals of Condensed Matter Physics” o Girvin e Yang “Modern Condensed Matter Physics” (questo libro si trova nella collocazione N1 = Nuovi arrivi). Entrambi trattano la struttura a bande del grafene e il secondo, più ampio, ha anche un capitolo sugli isolanti topologici.

Sempre nell’ambito dei consigli ai lettori, per chi vuol sapere qualcosa sugli sviluppi avvenuti nel campo della meccanica quantistica e in particolare della sua interpretazione (disuguaglianze di Bell,  fase di Berry e simili) consiglio  Ballentine “Quantum Mechanics: A Modern Development”  oppure Gottfried e Yan “Quantum Mechanics: Fundamentals”, più approfondito con un intero capitolo dedicato all’interpretazione (anche questo libro si trova nella collocazione N1). Se invece siete uno studente della triennale che desidera una trattazione più elementare delle disuguaglianze di Bell potete rivolgervi a quello che penso sia stato il primo testo per undergraduates che incluse questo argomento, Park “Introduction to the Quantum Theory”.

 

Agostino Desalvo